mercoledì 6 febbraio 2008
Sogni e delitti - Woody Allen
Ian (Ewan McGregor) e Terry (Collin Farrell) sono due fratelli di ceto sociale medio, che vivono nella periferia Londinese. Uno è un giocatore incallito, l'altro un conquistatore arrivista. Un loro zio chirurgo propone ai fratelli , sotto compenso economico, di uccidere un uomo.
Allen chiude con "Sogni e delitti" la sua trilogia londinese, chiudendo i conti con un film molto diverso dal precedente "Match Point". Se il tema del senso di colpa unisce le sue due ultime pellicole, qui Allen sembra voler raccontare una storia di profondo realismo, strizzando l'occhio al cinema di genere. Nonostante i riferimenti siano comunque associabili ai suoi film passati (qui più che mai il riferimento a "Crimini e misfatti" immediato), Allen in questo caso opera un' indagine sociale, non confrontandosi con temi simbolici e metaforici, ma andando alla natura delle cose. I due protagonisti uccidono con una certa goffaggine e sono rappresentati nel loro crudo arrivismo, chiudendo la loro avventura con una risoluzione tragica che lascia spiazzati.
Azzecatissima la fotografia di Vilmos Zsigmond e le musiche di Philip Glass, il film pur inferiore al precedente Match Point (che lo supera per classe e perfezione narrativa) è ancora più lucido e spietato nel raccontare il tema Dostoewskiano del "delitto e della colpa" rappresentandolo in una realtà non più borghese e intellettuale, ma in una media famiglia che ha bisogno esclusivamente di arrivare e di conquistarsi una rivalsa sociale.
I più evidenti difetti risultano , in una visione generale, la non azzecatissima e definibile caretterizzazione della famiglia e , pur essendo parte di un percorso a se' nella carriera di Allen, alcune similitudini narrative (dall'omicidio di un rivale nel lavoro , alla gestione del senso di colpa di un omicidio legato alla carriera) sono troppo appiccicate a precedenti film. Ci si sarebbe aspettato qualcosa di veramente nuovo, ma il cinema di Allen pur partendo dalle stesse cose ha una classe insuperabile e tempi drammatici dosati allo humour, assolutamente impeccabili.
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